A Carnate un nuovo presidio contro le piene: inaugurata la vasca che proteggerà la Brianza e ridisegnerà il paesaggio
di Redazione
C’è un momento, durante le inaugurazioni, in cui il nastro tagliato non segna soltanto il completamento di un’opera, ma l’inizio di un rapporto diverso tra un territorio e i suoi rischi. È ciò che è accaduto a Carnate, dove è stata presentata la nuova vasca di laminazione del Torrente Molgora, una struttura imponente nella sua funzione ma sorprendentemente armoniosa nella trasformazione del paesaggio che la circonda.
Una risposta concreta agli eventi estremi
L’assessore regionale Gianluca Comazzi, intervenuto durante la cerimonia, ha rimarcato come questa vasca rappresenti un gesto di responsabilità verso i cittadini, un investimento che mira a proteggere case, imprese e infrastrutture in un periodo storico in cui le precipitazioni intense non sono più episodi isolati.
La capacità di contenimento, pari a 350.000 metri cubi, consentirà al Molgora di trovare sfogo nei momenti di piena senza travolgere i Comuni della zona, da Carnate a Usmate Velate, fino ad Agrate Brianza e Lomagna.
Un beneficio diretto e misurabile, frutto di un lavoro coordinato che ha coinvolto Regione, Consorzio Est Ticino Villoresi e amministrazioni locali.
Dalla sicurezza alla fruizione: un’area trasformata e restituita alla comunità
Il cantiere ha dovuto fare i conti con lunghi periodi di pioggia, ma ha comunque rispettato le tempistiche previste. Parte della terra di scavo è stata utilizzata per modellare nuove colline, mentre il resto è stato conferito a Costa Masnaga dopo un confronto costante con i Comuni.
Oggi la vasca è anche un luogo da vivere: area umida, birdwatching, sentieri collegati al Parco Agricolo Nord Est. Una metamorfosi che ha trasformato un’opera idraulica in uno spazio di incontro e osservazione della natura.
Il presidente del Consorzio Alessandro Rota ha ricordato che questa inaugurazione è solo l’inizio: altre tre vasche sorgeranno a Lomagna, Vimercate e Bussero, completando un sistema che proteggerà l’intero bacino del Molgora.
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