A Palazzo Brera il convegno dedicato agli alberi monumentali della Lombardia: un patrimonio identitario da proteggere
di Redazione
22/11/2025
Nel Salone d’onore di Palazzo Brera si è svolto il convegno “Gli alberi monumentali della Lombardia, un patrimonio da tutelare”, un appuntamento che ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali e appassionati del paesaggio per riflettere sul valore di queste presenze secolari che abitano il territorio lombardo. All’incontro ha partecipato l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, il quale ha ribadito come la tutela degli alberi monumentali rappresenti non solo un dovere ambientale, ma un gesto di attenzione verso la storia stessa della Lombardia.
L’importanza del nuovo aggiornamento dell’elenco nazionale
L’assessore Comazzi ha ricordato il recente aggiornamento dell’elenco nazionale degli alberi monumentali, una revisione che conferma il ruolo di primo piano della Lombardia nella salvaguardia del patrimonio verde. “Gli alberi monumentali – ha affermato – sono radici vive della nostra identità: raccontano il rapporto tra l’uomo, il territorio e la natura come pochi altri elementi del paesaggio”. Un impegno che la Regione porta avanti insieme ai Comuni e ai Carabinieri forestali, protagonisti di un lavoro quotidiano indispensabile per il monitoraggio e la valorizzazione di questi esemplari.
Durante il convegno, l’assessore – affiancato dalla conduttrice televisiva Ellen Hidding – ha sottolineato la necessità di un approccio condiviso che unisca competenze tecniche, sensibilità ambientale e capacità di coinvolgere i cittadini in iniziative di conoscenza e tutela.
Un patrimonio culturale e naturale che appartiene a tutti
Gli alberi monumentali sono molto più di elementi paesaggistici: rappresentano storia, memoria, resilienza. Ogni esemplare racchiude vicende legate alla comunità che lo circonda, e la loro protezione diventa così un gesto collettivo. Nel corso dell’iniziativa è stata presentata anche una pubblicazione dedicata ad alcune delle specie più suggestive del territorio lombardo, un lavoro editoriale che vuole diventare strumento di divulgazione e al tempo stesso invito alla responsabilità.
“Celebrare queste meraviglie – ha concluso Comazzi – significa riconoscere un’eredità che riguarda ogni cittadino lombardo e che deve essere tramandata con consapevolezza”.
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