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Accordo Lombardia–Terna, una strategia condivisa per rafforzare il sistema elettrico regionale

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di Redazione

25/11/2025

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La Giunta lombarda ha approvato lo schema di Protocollo d’intesa con Terna spa, un passaggio che colloca la Regione in una posizione più attiva nella pianificazione delle infrastrutture elettriche. Il documento, presentato dall’assessore Massimo Sertori, mira a definire una governance più solida della rete, individuando priorità e procedure che possano alleggerire la pressione infrastrutturale e garantire maggiore efficienza nei flussi energetici.

Una rete che deve seguire lo sviluppo economico

L’economia lombarda continua a richiedere una disponibilità energetica elevata e continua, con aree metropolitane e distretti produttivi che registrano picchi di domanda difficili da gestire senza un coordinamento più stretto tra istituzioni e gestori della rete. L’intesa con Terna interviene in questo scenario, proponendo una serie di azioni che vanno dal potenziamento delle connessioni esistenti alla riduzione delle congestioni, passando per la risoluzione di criticità note da tempo.

L’impegno a interrare la linea Tavazzano Est–Colà a Castiglione delle Stiviere rappresenta un segnale importante per il territorio, mentre lo studio sul tratto Glorenza–Premadio apre un capitolo complesso ma indispensabile per garantire sicurezza nelle aree montane, dove le condizioni climatiche e morfologiche incidono direttamente sulla qualità del servizio.

Programmazione, sostenibilità e continuità del servizio

Sertori ha sottolineato come il Protocollo sia pensato per costruire una rete più robusta, capace di sostenere le esigenze di un sistema economico in continua trasformazione, ma al tempo stesso più rispettosa dei territori attraversati. La sostenibilità non viene trattata come un vincolo esterno, bensì come parte integrante della strategia energetica regionale.

La collaborazione con Terna, secondo l’assessore, consentirà alla Lombardia di affrontare con maggiore ordine la transizione in corso, evitando che l’espansione delle infrastrutture proceda slegata dalle reali esigenze del territorio.

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