Ex imprenditore di Milano ottiene la liquidazione controllata: da 800mila a 25mila euro in tre anni
di Redazione
03/09/2025
MILANO – Per un ex imprenditore milanese, schiacciato da debiti per circa 800mila euro, si apre finalmente la possibilità di ripartire. Il Tribunale di Milano ha infatti autorizzato la procedura di liquidazione controllata del patrimonio, con la quale l’uomo sarà chiamato a versare soltanto 25mila euro, distribuiti in tre anni, ottenendo al termine l’esdebitazione completa.
I problemi: fideiussioni e fallimenti
La vicenda affonda le radici negli anni Novanta, quando il protagonista, allora poco più che ventenne, firmò fideiussioni a sostegno dei prestiti contratti dal padre per la gestione dell’azienda familiare. La chiusura dell’attività lo lasciò esposto a ingenti responsabilità economiche. Negli anni successivi tentò di rialzarsi avviando una nuova iniziativa imprenditoriale come socio, assumendo ancora una volta obbligazioni personali in qualità di garante. Anche questo progetto, però, naufragò, portando con sé la perdita della casa, dell’auto e di altri beni, fino al pignoramento dello stipendio da dipendente.Il supporto legale e la nuova normativa
In un momento cruciale, l’ex imprenditore si è rivolto all’avvocato Monica Pagano, specializzata in crisi d’impresa e sovraindebitamento. L’analisi della sua situazione ha permesso di applicare gli strumenti introdotti dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza, pensati per garantire un “fresh start” a chi si trova travolto dai debiti senza dolo. “Abbiamo fatto ricorso alla normativa sul sovraindebitamento – spiega l’avvocato Pagano – che consente a chi si è trovato in difficoltà senza colpa di alleggerire il peso insostenibile dei debiti. È una legge che offre strumenti importanti, anche se continuo a insistere con i miei clienti sull’importanza della prevenzione, che resta l’unica vera strada per evitare simili situazioni”.Un esempio concreto di seconda possibilità
Il piano approvato prevede il pagamento di 25mila euro complessivi, attraverso rate mensili, al termine del quale, se il debitore rispetterà i vincoli fissati, otterrà l’esdebitazione totale. Questo significa la cancellazione definitiva del debito residuo e la possibilità di ripartire senza più il peso delle passività accumulate. Il caso, oltre a rappresentare una vittoria personale, dimostra come le nuove norme possano diventare uno strumento di reale tutela per cittadini e piccoli imprenditori che si trovano in condizioni economiche insostenibili a seguito di eventi non dipendenti dalla loro volontà.Redazione