IconoFrame a Palazzo Lombardia: due artisti e il linguaggio delle icone
di Redazione
12/09/2025
Dal 12 al 28 settembre, gli spazi espositivi di IsolaSET accolgono “IconoFrame”, una mostra che intreccia linguaggi e sensibilità diverse, mettendo in dialogo le opere di Lorenzo Cantaluppi e Pitmarels, due giovani artisti di Cantù che, pur muovendosi su percorsi distinti, condividono la stessa urgenza: reinterpretare le immagini iconiche del nostro tempo, spingendole oltre i confini del già noto per restituirle allo sguardo del pubblico in chiave inedita.
Il progetto sostenuto da Regione Lombardia
L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto sostenuto da Regione Lombardia, volto a valorizzare la creatività emergente e a promuovere nuove forme di sperimentazione artistica. Come ha sottolineato l’assessore Alessandro Fermi, “la cultura, quando si fa ricerca e innovazione, diventa un terreno di confronto capace di generare sviluppo. È fondamentale che l’arte sappia custodire la memoria, ma anche aprirsi al futuro con coraggio e visione”.Il percorso espositivo
Il percorso espositivo invita il visitatore a muoversi tra due approcci complementari. Da un lato, il lavoro di Cantaluppi, che affonda le radici nel gesto del riuso: materiali di scarto, apparentemente destinati a sparire, trovano nuova vita come tessere di un mosaico contemporaneo. È il caso, ad esempio, dei tappi di siringhe raccolti durante la pandemia, trasformati in elementi visivi capaci di raccontare, con forza simbolica, una memoria collettiva segnata da fragilità e resilienza. Nelle sue opere il passato recente si stratifica in nuove trame, dove il riciclo diventa linguaggio e la materia recuperata si fa veicolo di riflessione. Dall’altro, Pitmarels indaga il rapporto tra le immagini iconiche e il tempo presente. Figure riconoscibili vengono frantumate, spezzate e ricomposte, generando composizioni che parlano di metamorfosi continua. Le icone, private della loro fissità, si trasformano in nuove presenze visive, capaci di sorprendere e disorientare lo spettatore, invitandolo a riconsiderare ciò che credeva familiare. L’operazione, al contempo concettuale e poetica, restituisce un immaginario collettivo dinamico, in perenne ridefinizione.Un laboratorio aperto
La mostra si configura così come un laboratorio aperto, dove memoria e trasformazione si intrecciano. In un mondo che cambia rapidamente, “IconoFrame” suggerisce che le immagini non sono mai statiche: si lasciano attraversare dalle vicende storiche, dalle crisi e dalle rinascite, e diventano lo specchio di una società che cerca continuamente nuove forme di rappresentazione. IsolaSET diventa, in queste settimane, non solo un contenitore di opere, ma un luogo di incontro e confronto tra linguaggi, generazioni e visioni. Un invito, rivolto a un pubblico ampio e trasversale, a lasciarsi coinvolgere da una riflessione sul potere delle icone e sulla loro capacità di adattarsi, sopravvivere e rinascere.Articolo Precedente
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