Il suono del futuro nasce a Rogoredo: firmato il contratto per il Bosco della Musica

Laddove la periferia di Milano cercava riscatto, oggi cresce un bosco fatto di suoni, architetture e speranza. Si chiama Bosco della Musica, il progetto che trasforma Rogoredo in un polo di creatività e formazione, unendo rigenerazione urbana e inclusione sociale.
La firma ufficiale, avvenuta al Conservatorio Giuseppe Verdi alla presenza del presidente Fontana, del ministro Salvini e del sindaco Sala, segna l’avvio dei lavori per il primo campus musicale aperto d’Italia.

Un parco dove la cultura diventa esperienza condivisa

Il complesso, realizzato su 13.000 metri quadrati, comprenderà un auditorium da 400 posti, aule e laboratori digitali, sale di registrazione, un’arena per spettacoli all’aperto e una residenza da oltre 200 posti. Il tutto immerso nel verde di un parco che vuole essere anche spazio sociale, accessibile e sostenibile.
Sarà un luogo dove giovani musicisti, studenti e cittadini potranno incontrarsi, studiare, vivere la cultura come forma di comunità.

Fontana: “Un progetto che unisce concretezza e visione”

“Il Bosco della Musica rappresenta la capacità lombarda di rendere concreti i progetti, costruendo spazi che migliorano la vita delle persone”, ha sottolineato Fontana, definendo l’iniziativa “un’opera strategica per Milano e per la Regione”.