Katia Papaleo porta a Correggio la sua “favola di essere donna”
di Redazione
08/10/2025
Dal 11 ottobre al 16 novembre 2025, le sale del Museo Il Correggio – Palazzo dei Principi accolgono la mostra personale di Katia Papaleo, un viaggio pittorico che intreccia sogno e realtà sotto il titolo evocativo La favola di essere donna. L’inaugurazione, prevista sabato 11 ottobre alle 16, vedrà la partecipazione delle autorità locali, della direttrice del museo Francesca Manzini e del curatore Giammarco Puntelli, studioso che da anni indaga le correnti simboliche e visionarie dell’arte contemporanea.
Una narrazione in tre atti
Il percorso espositivo, suddiviso in tre sale, accompagna lo spettatore attraverso le diverse fasi della femminilità, dalle prime intuizioni della giovinezza fino alla consapevolezza della maturità. Il colore si fa linguaggio emotivo, la luce diventa segno di rivelazione, mentre forme figurative e informali si alternano in un dialogo costante. Papaleo plasma un universo immaginifico in cui la logica si dissolve per lasciare spazio alla poesia visiva, trasformando la pittura in un atto di narrazione intimo e collettivo allo stesso tempo.
Ogni tela appare come frammento di un racconto onirico che intreccia archetipi femminili, simboli e atmosfere fiabesche. Non c’è un percorso didascalico, ma un fluire continuo di immagini che stimolano il visitatore a riflettere sulla complessità e la bellezza dell’essere donna.
L’artista e la sua visione
Con il suo atelier milanese, Papaleo è oggi una voce riconosciuta della scena artistica italiana e internazionale, capace di unire sensibilità contemporanea e ricerca personale. Viaggiatrice appassionata, raccoglie suggestioni dai luoghi visitati, rielaborandole in opere che diventano visioni sospese tra realtà e immaginazione.
“L’arte di Katia Papaleo apre porte inattese nello sguardo dello spettatore – osserva Puntelli – invitandolo a interrogarsi sulla condizione umana e sulla capacità dell’immaginazione di trasformare il quotidiano”.
La mostra La favola di essere donna rappresenta dunque non solo un’occasione espositiva, ma un’esperienza di immersione simbolica e narrativa che arricchisce la programmazione culturale di Correggio e offre al pubblico un incontro con una delle figure più interessanti dell’arte contemporanea.
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