Milano Cortina 2026, gli operatori turistici contro l’aumento della tassa di soggiorno
di Redazione
19/10/2025
Doveva essere l’occasione per raccontare un’Italia accogliente e pronta a ospitare il mondo. Ma la prospettiva di un aumento dell’imposta di soggiorno fino al 140% rischia di trasformare l’attesa per i Giochi Olimpici invernali Milano Cortina 2026 in un caso politico e d’immagine.
Il malumore delle imprese
Le voci più autorevoli del turismo lombardo e veneto – Confcommercio e Federalberghi – si schierano compatte contro la misura contenuta nel “Decreto Anticipi”.
Gli operatori ricordano che negli anni della preparazione olimpica le imprese hanno investito per migliorare le strutture, formare il personale e rendere più sostenibile l’accoglienza. “Un rincaro improvviso – si legge nella nota – vanificherebbe la reputazione costruita e metterebbe in difficoltà l’intero comparto”.
Un danno per il turismo interno
Oltre al rischio reputazionale, le associazioni temono ripercussioni economiche concrete. L’aumento fino a 12 euro a notte penalizzerebbe i turisti italiani e scoraggerebbe i pernottamenti nei Comuni olimpici, compromettendo il rilancio di montagna e città d’arte.
“Chi ha contribuito al successo della candidatura olimpica non può essere oggi penalizzato”, concludono le organizzazioni, invitando le istituzioni a riconsiderare la misura.
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