Milano e Brianza sommerse dal Seveso: l’appello di Legambiente
di Redazione
25/09/2025
La furia dell’acqua oltre le opere ingegneristiche
Un’ondata di maltempo ha riportato alla cronaca il Seveso, che ha esondato in più punti lungo la sua valle. A Milano, dopo ore di piogge intense, il torrente è tornato a invadere strade e sottopassi.
Le vasche di laminazione del Parco Nord hanno retto solo per un tempo limitato; quelle di Senago sono state attivate per la prima volta ma, insieme agli altri interventi infrastrutturali, non hanno impedito l’allagamento del centro città. Il nodo resta strutturale: il Seveso non ha spazio sufficiente per contenere le piene generate da precipitazioni sempre più violente.
Una grande opera di rigenerazione
Per Legambiente è il momento di superare ogni tatticismo. “Il Seveso ha bisogno di una visione di lungo periodo, di un progetto unitario che ripristini la sua valle e liberi il fiume dalle urbanizzazioni che lo soffocano” sostiene Barbara Meggetto.
Il disegno, chiamato Parco del Seveso, punta a trasformare un’emergenza cronica in un’occasione di rigenerazione territoriale. Milano e i comuni limitrofi devono assumersi la responsabilità di integrare questa prospettiva nei loro strumenti urbanistici, perché l’alternativa è convivere con alluvioni sempre più frequenti e devastanti.
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