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Nuova TAC, Risonanza Magnetica e frigoemoteca: Livigno completa il potenziamento sanitario in vista delle Olimpiadi

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di Redazione

23/11/2025

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Livigno si prepara all’appuntamento olimpico potenziando la propria rete sanitaria con strumenti e servizi che risponderanno sia alle esigenze straordinarie dei Giochi sia alla vita quotidiana della popolazione locale. La Casa della Sanità ha infatti completato l’installazione della nuova TAC, della Risonanza Magnetica e della frigoemoteca automatizzata, un intervento che consolida la sanità territoriale in un contesto montano complesso e molto frequentato.

Una struttura più forte, più attrezzata e pronta alle emergenze

L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha commentato il completamento delle operazioni di posa definendolo “un passaggio decisivo verso la piena operatività”. Le apparecchiature di diagnostica pesante consentiranno di ridurre i tempi di risposta e di limitare la necessità di trasferimenti verso strutture più lontane, un vantaggio essenziale per residenti e visitatori.

La Casa della Sanità opererà con un Punto di Primo Intervento h24, ambulatori attivi cinque giorni alla settimana e una gamma completa di servizi diagnostici e specialistici gestiti dall’ASST Niguarda, confermandosi un presidio avanzato e ben integrato nella rete sanitaria regionale.

Tecnologie per sangue, emergenze e futuro della sanità alpina

All’interno della struttura è stata installata anche la frigoemoteca automatizzata, monitorata da remoto dal Centro Trasfusionale di Niguarda, che garantirà gestione sicura e tempestiva degli emocomponenti. Una dotazione fondamentale per una località turistica che accoglie migliaia di sportivi e che si prepara ad affrontare un evento globale.

In parallelo continua la realizzazione dell’Area Emergenza Olimpica, pensata per accogliere i casi più complessi nel periodo dei Giochi, con spazi temporanei al piano terra pronti a entrare in funzione nel 2026.

Per Mario Melazzini, direttore generale Welfare della Regione Lombardia, l’esperienza di Livigno rappresenta “un modello di sanità di montagna replicabile altrove”. Il sindaco Remo Galli sottolinea invece il valore dell’intervento come “passo fondamentale per rafforzare la sanità pubblica della comunità”, mentre Alberto Zoli lo definisce “una testimonianza concreta della legacy olimpica”.

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