Oltrepò e Valtellina, l’accessibilità come leva di sviluppo: nasce la “rete STAI 2”

Dal cicloturismo inclusivo alla città universitaria senza barriere

STAI 2 affronta l’accessibilità con progetti che cambiano la vita quotidiana dei visitatori. Sulla Greenway Voghera–Varzi arrivano tandem e tricicli a pedalata assistita per consentire l’esperienza del percorso a persone con disabilità motorie e sensoriali; l’abbinamento tra ciclisti vedenti e non vedenti costruisce un modello di turismo esperienziale dove fiducia e cooperazione diventano parte del viaggio. “L’accessibilità non è una nicchia: è qualità diffusa”, ha ribadito Lucchini.

A Pavia la mappatura dell’Università individua collegamenti “senza ostacoli” tra Palazzo Centrale, San Tommaso, San Felice, Palazzo Botta, ex Mondino e Orto Botanico: i percorsi saranno pubblicati online (portali istituzionali) con audio-guide e QR code, mentre totem multimediali offriranno lettura storica, mappe tattili e contenuti in LIS. Negli infopoint provinciali si procede a adeguamenti strutturali e tecnologici per la fruizione di persone con disabilità sensoriali e cognitive.

Valli inclusive e destinazioni “pronte” ai Giochi

In Valmasino–Sasso Remenno e Val di Mello si disegnano piste e sentieri accessibili, con aree sosta inclusive e segnaletica coerente; in Tartano il Parco attiva una ciclo-pedonale e un BikeGrill accessibile; lungo l’Adda si attrezzano pontili e imbarcazioni per garantire accesso e sicurezza. In parallelo parte una formazione capillare per operatori (accoglienza, marketing inclusivo, gestione di esperienze fruibili), 20 tirocini in strutture ricettive e culturali e una presenza dedicata nelle principali fiere (BIT, TTG, Agritravel, Autunno Pavese) per raccontare l’offerta accessibile. “L’eredità dei Giochi sarà misurata nella qualità dell’accoglienza quotidiana”: l’accordo in definizione con Fondazione Milano Cortina 2026 nasce per costruire servizi effettivi per spettatori con disabilità visiva, uditiva e intellettivo-relazionale.