Sesto Rapporto sul Capitale Naturale: la sfida italiana
di Redazione
10/10/2025
Il Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica ha reso pubblico il Sesto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale, un documento che fotografa la situazione delle risorse naturali del Paese e indica un percorso di azioni concrete. L’assunto di partenza è che l’Italia non possa più permettersi di considerare la biodiversità come un corredo accessorio, ma debba integrarla a pieno titolo nelle strategie di sviluppo.
Coordinamento istituzionale e settoriale
Il rapporto mette l’accento sulla necessità di un’azione coordinata tra politiche internazionali, europee e nazionali, e sull’urgenza di inserire parametri di sostenibilità all’interno dei principali comparti produttivi. Senza questo cambio di prospettiva, gli ecosistemi continueranno a subire pressioni tali da ridurre la loro capacità di offrire servizi indispensabili, dall’assorbimento del carbonio alla regolazione idrica.
Iniziative sul territorio lombardo
Nell’ambito delle esperienze territoriali, il rapporto dedica spazio a progetti lombardi che hanno saputo tradurre in pratica la nozione di capitale naturale. Dal “Brianza Reload” del Parco Valle Lambro al progetto “ReLambro SE” di ERSAF, fino all’iniziativa “Arco Blu” tra Bergamo e Crema e al “Progetto Aretè” del Parco del Ticino, emergono percorsi di gestione dell’acqua, rigenerazione ecologica e valorizzazione del paesaggio. Queste esperienze dimostrano come la transizione ecologica non resti confinata ai piani nazionali, ma si radichi nei territori attraverso interventi mirati.
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