Settembre di piogge e frane: la Lombardia chiede lo stato di emergenza

La sequenza di fenomeni meteorologici che ha colpito la Lombardia nel settembre 2025 ha spinto la Regione a chiedere ufficialmente al Governo la dichiarazione di emergenza nazionale. Una decisione motivata dall’estensione dei danni e dal numero di famiglie coinvolte.

Comasco sotto assedio, emergenza diffusa in più province

La prima ondata di maltempo, tra il 9 e l’11 settembre, ha interessato soprattutto il Comasco e il Basso Lario Occidentale. Le colate detritiche hanno devastato strade e abitazioni, costringendo decine di famiglie ad abbandonare le proprie case. Dal 22 settembre il quadro si è aggravato, estendendosi alle province di Monza Brianza, Varese, Milano e ad altre aree lombarde.

In totale, oltre cento persone sono state evacuate, con situazioni particolarmente gravi nella provincia di Como, dove molti nuclei familiari non potranno tornare nelle loro abitazioni a breve.

Interventi straordinari e prime stime

I Vigili del Fuoco hanno operato senza sosta, arrivando a quasi 400 interventi in un solo giorno. Le amministrazioni locali stanno lavorando con urgenza per riaprire le vie di comunicazione e garantire i servizi essenziali, ma la portata dei danni richiede un supporto superiore.

Le prime stime, ancora in fase di verifica, parlano di decine di milioni di euro. La Regione attende ora la deliberazione del Consiglio dei Ministri per l’attivazione delle misure straordinarie previste dall’articolo 24 del Codice della Protezione Civile.