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Startup e territorio, la Lombardia consolida il rapporto con Invitalia: dal meeting al Testori emerge un ecosistema in fermento

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di Redazione

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Il Meeting del Sistema Invitalia Startup ha messo in evidenza un tessuto imprenditoriale in continua evoluzione, capace di attirare investitori, università e istituzioni europee. Il presidente Attilio Fontana ha delineato una Regione che non si limita a osservare l’innovazione, ma lavora per alimentarla attraverso una rete composta da centri di ricerca, incubatori, acceleratori e imprese, con l’obiettivo di rafforzare un modello competitivo che possa garantire ricadute concrete sull’economia lombarda.

Numeri, partnership e un protocollo che orienta lo sviluppo

Il dato più significativo condiviso durante l’incontro arriva direttamente dall'Osservatorio Invitalia: il 24% delle startup finanziate dal programma Smart&Start Italia ha sede in Lombardia, un risultato che dà il senso della vitalità di un territorio che continua ad attrarre talenti e capitali. L’assessore Guido Guidesi ha ricordato come la collaborazione con l’Agenzia nazionale rappresenti un tassello fondamentale per generare nuove opportunità e consolidare quelle esistenti.

Il Protocollo d’Intesa del luglio 2025, firmato a Roma, è stato più volte richiamato come il perno su cui costruire una strategia comune di supporto alle imprese, valorizzando competenze e strumenti messi in campo dalle due istituzioni. Un accordo che, nelle intenzioni, dovrà contribuire a rendere l’intera Regione un punto di riferimento per chi lavora nell’ambito dell’innovazione.

Un confronto partecipato che guarda alla dimensione internazionale

La presenza di oltre trecento partecipanti, rappresentanti di startup, università, istituzioni e imprese, ha conferito al meeting un carattere internazionale. L’intervento di Bernardo Mattarella ha richiamato la necessità di costruire reti reali, di moltiplicare gli spazi di confronto e di offrire un ambiente in cui le idee possano trovare non solo ascolto ma anche strumenti concreti per proseguire.

Accademici, funzionari europei e dirigenti del mondo industriale hanno offerto un quadro ricco di spunti, sottolineando quanto la crescita dell’imprenditoria innovativa richieda una visione condivisa tra tutti gli attori coinvolti. L’incontro ha mostrato quanto sia importante continuare a investire nella formazione, nella ricerca applicata e nella capacità degli ecosistemi territoriali di lavorare in modo coordinato.

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