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Valtellina: natura, terme e vini da scoprire

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di Redazione

02/10/2025

TITOLO
La Valtellina è un luogo che parla al cuore di chi ama la natura, i piaceri del benessere e la ricchezza di un territorio che ha fatto del vino e dell’acqua termale la sua forza. Tra sentieri che attraversano valli e montagne, cantine dove il Nebbiolo delle Alpi disegna profili aromatici intensi, sorgenti termali millenarie dove rilassarsi immersi in acque rigeneranti, la Valtellina è una terra che invita a rallentare, a respirare e a degustare.

Paesaggi alpini e percorsi di montagna

Nel cuore delle Alpi Retiche, la Valtellina offre un panorama fatto di vette scosceseboschi selvaggipascolilaghi alpini e una rete di sentieri che soddisfa sia chi cerca l’avventura sia chi desidera camminate più dolci. Il trekking in Lombardia, nell’area valtellinese, è un’esperienza che unisce lo sforzo fisico alla contemplazione: ogni curva del sentiero regala scorci su ghiacciai, su vallate profonde, sull’intreccio di acqua, pietra e cielo. Itinerari lungo la Strada del Vino offrono la possibilità di muoversi tra i filari, attraversare vigneti terrazzati che si arrampicano sul fianco delle montagne, godendo di quiete e vista aperta verso orizzonti alpini. I Laghi di Cancano rappresentano un perfetto esempio di come natura, acqua e montagna si fondono. Situati in Alta Valtellina, ai piedi del Parco Nazionale dello Stelvio, questi laghi sono circondati da boschi di larici e pascoli, e regalano ai camminatori momenti di raccoglimento e contemplazione. Non lontano, il giro dei Laghi di Profa supera i tremila metri, offrendo un’esperienza intensa, panorami di roccia viva, ruscelli e specchi d’acqua che sembrano riflettere il cielo. In primavera ed estate, i sentieri si colorano di fiori alpini, in autunno si accendono delle cromie calde dei boschi che anticipano l’arrivo della neve. E quando il bianco prende il sopravvento, la Valtellina continua a essere terra di trekking anche invernale, con ciaspolatemulattiere innevaterifugi che si lasciano raggiungere anche nel silenzio della neve. Il territorio custodisce una grande varietà di ambienti naturali, la biodiversità, il mutare delle stagioni vissuto come un racconto che si rinnova ogni anno.

Le terme di Bormio: acque, relax e storia

Bormio è il simbolo delle acque termali in Valtellina, dove il benessere non è solo riposo, ma anche cura. Le terme di Bormio, con le sue varie strutture come Bormio TermeBagni Vecchi e Bagni Nuovi, offrono fonti termali che sgorgano naturalmente, con temperature tra i 36° e i 41°, a seconda delle fonti e delle stagioni. Le acque della sorgente Cinglaccia, che alimentano lo stabilimento Bormio Terme, sono classificate come acqua termale minerale solfato bicarbonato alcalino terrosa. Queste caratteristiche conferiscono proprietà terapeutiche sfruttate nei bagni, inalazioni, fanghi, balneoterapia, oltre che nei percorsi benessere interni ed esterni. La struttura di Bormio Terme integra vasche interne ed esternepiscine natatoriebagni turchisaunedocce emozionali, e la recente vasca Stelvio, con vista panoramica sulla pista Stelvio, inserita in un contesto termale moderno ma fortemente radicato nella montagna. In inverno, immergersi in acque calde mentre il vento freddo accarezza le vette innevate regala emozioni difficili da dimenticare. In estate, il vapore delle piscine esterne convive con l’aria sottile di montagna, creando contrasti sensoriali unici. Le terme Bormio non sono solo relax per il corpo, ma un’esperienza sensoriale: il profumo della pietra bagnata, il suono dell’acqua che cade, il panorama imponente che circonda ogni spa, ogni vasca, ogni angolo dedicato al benessere.

Il vino Valtellina come espressione del territorio

Il vino Valtellina è il risultato di una lunga storia, di fatica, di terra, di microclima, e di un rapporto antichissimo tra uomo e montagna. Il protagonista assoluto è il Nebbiolo, localmente detto Chiavennasca, che in Valtellina dà origine a vini rossi eleganti, complessi, dotati di acidità vivace e tannini sapidi, capaci di invecchiare bene. Le principali denominazioni che caratterizzano il vino valtellinese sono:
  • Valtellina Superiore DOCG,
  • Sforzato di Valtellina DOCG,
  • Rosso di Valtellina DOC,
  • Alpi Retiche IGT.
Lo Sforzato, in particolare, è un vino passito secco, prodotto con uve che, dopo la vendemmia, rimangono ad appassire su graticci, perdendo peso e concentrando aromi. Le sottozone come SassellaInfernoGrumelloValgellaMaroggia donano sfumature diverse ai vini: terreno, esposizione al sole, pendenza, altitudine determinano aromi fruttatinote mineralitannini austeri o vellutati. Un Sassella evoca profumi di sottobosco e terre calde, un Inferno esalta roccia e intensità. La viticoltura valtellinese si regge su terrazzamenti sostenuti da oltre 2.500 chilometri di muretti a secco, che sorreggono i filari su pendii ripidi. Un paesaggio plasmato dal lavoro manuale, dalla tradizione e dalla cura estrema. Ogni vigna è un baluardo contro l’erosione, un luogo dove la vite si confronta con vento, sole, freddo e altitudine.

Incontri tra natura, vino e terme

Vivendo la Valtellina ci si accorge che non è possibile separare le esperienze: vino e termetrekking e vignerelax e fatica si intrecciano in un’unica trama. Una giornata può iniziare con una camminata su un sentiero che attraversa boschi e pascoli fino a una baita con vista sulle cime; nel pomeriggio, concedersi un bagno caldo alle terme di Bormio; la sera, degustare un vino valtellinese accompagnato da formaggisalumi e piatti di montagna che racchiudono il sapore delle erbe alpine. I percorsi lungo la Strada del Vino permettono di muoversi tra filari e scorci suggestivi, scoprendo produttori locali, osservando la trama dei muretti a secco, respirando l’aria sottile delle altitudini. Tra le opzioni di trekking Lombardia, spiccano itinerari per tutti: panorami mozzafiatososte enogastronomichecammini in quota per i più esperti, percorsi invernali dove la neve trasforma il paesaggio in un mondo ovattato e silenzioso.

Esperienze che segnano

Immersi nel silenzio delle valli d’alta quota, svegliarsi al sorgere del sole che incendia le creste alpine con tonalità d’oro e rosso; camminare su pietra, su prato, su neve, fino al bordo di un lago alpino dove il vento trasporta odori di montagna; lasciarsi avvolgere dal calore delle terme mentre le stelle appaiono nitide nel cielo scuro; degustare un Valtellina Superiore o uno Sforzato, e sentirne la consistenza, la persistenza, il legame profondo con la terra di origine. Il tempo in Valtellina sembra dilatarsi: le stagioni scandiscono i ritmi, il respiro si fa ampio, i passi diventano lenti, le emozioni più vere. Cammino dopo cammino, calice dopo caliceacqua dopo acqua, la Valtellina rivela la sua identità più profonda, fatta di elementi semplici trasformati nel tempo in una cultura viva, in una geografia dell’anima, in un’esperienza sensoriale totale.

Il gusto della montagna: sapori e saperi della Valtellina

In Valtellina, il gusto non è solo una questione di palato. È memoria, è paesaggio trasformato in sapore, è gesto tramandato. In ogni piatto tipico, in ogni bicchiere di vino, si ritrovano le tracce di una civiltà alpina che ha imparato a convivere con un territorio difficile, facendone una forza e un’identità. La cucina valtellinese è schietta, essenziale, fatta di ingredienti poveri ma ricchi di significato. Qui si cucina ciò che la montagna offre: grano saracenolattecarni conservateformaggi d’alpeggiopatatecavolierbe selvatiche. Ogni ricetta è figlia della necessità, ma anche dell’ingegno. Piatti come i pizzoccheri, la polenta taragna, gli sciatt, la bresaola o i formaggi come il Bitto e il Casera raccontano storie di pastori, di contadini, di stagioni passate a fare scorte, a trasformare, a conservare.
Redazione

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