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A Monza il “Villaggio della Biodiversità”: alberi, motori e legalità

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di Redazione

09/09/2025

TITOLO
Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 non è soltanto velocità e adrenalina. All’interno dell’Autodromo di Monza, dal 4 al 7 settembre, i Carabinieri Forestali hanno allestito il “Villaggio della Biodiversità”, un’area tematica pensata per avvicinare il pubblico delle monoposto a temi che riguardano la tutela dell’ambiente, la conservazione degli habitat e la lotta ai reati ambientali. Un modo per ricordare, anche in un contesto legato al rombo dei motori, quanto sia indispensabile rafforzare il legame fra sport e sostenibilità.

Stand tematici e attività di sensibilizzazione

Dieci gli spazi espositivi nella FanZone, ognuno dedicato a un tema specifico: dal contrasto al commercio illegale di specie protette alla prevenzione degli incendi boschivi, dalla salvaguardia della biodiversità forestale al servizio di allerta valanghe. Attraverso installazioni multimediali e percorsi immersivi, i visitatori vengono guidati in un viaggio virtuale tra gli habitat naturali italiani, scoprendo l’importanza degli ecosistemi e delle funzioni ambientali degli alberi. L’obiettivo dichiarato dai Carabinieri Forestali è semplice quanto impegnativo: accrescere la consapevolezza del pubblico, stimolare comportamenti sostenibili e prevenire, piuttosto che reprimere, i reati contro l’ambiente.

“Ogni pilota un albero”: nasce il Bosco dei Piloti

L’iniziativa più simbolica è stata messa a segno venerdì 5 settembre, quando sono state piantate 20 giovani piante autoctone, una per ciascun pilota del Mondiale di Formula 1. Alla cerimonia hanno preso parte, fra gli altri, Stefano Domenicali, presidente e CEO di Formula Uno, il presidente dell’ACI Geronimo La Russa, il generale Fabrizio Parrulli e altre autorità. Gli alberi, coltivati nei Centri Nazionali per la Biodiversità dell’Arma, andranno a costituire nel tempo un vero e proprio “Bosco dei Piloti” nel Parco di Monza, con l’intento di compensare le emissioni prodotte dalle competizioni e creare un legame tangibile fra sport e natura. A rendere ancora più significativo l’appuntamento, la messa a dimora di un “cipresso di San Francesco”, discendente dall’albero secolare di Villa Verrucchio, unendo idealmente la celebrazione dei 120 anni dell’ACI con gli 800 anni dal Cantico delle Creature. L’iniziativa si inserisce nel protocollo d’intesa tra ACI e Arma dei Carabinieri e rientra nel progetto nazionale “Un albero per il futuro”, che ha già portato alla piantumazione di oltre 50.000 esemplari in tutta Italia.
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